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Einzelnachweise (Anmerkungen, Hinweise)

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Georg Bufler (* 30. April 1878 in Weiler im Allgäu; † 20. November 1950 ebenda), Architekt, Baumeister und Bauunternehmer, 50 Jahre Marktbaumeister von Weiler im Allgäu, prägte das Ortsbild vor allem in der Zeit des wirtschaftlichen Aufschwungs vor dem ersten Weltkrieg durch jugendstilorientierte Wohn- und Geschäftshäuser und öffentliche Bauten.


Literatur

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  • Gerd Zimmer: Georg Bufler - Ein bedeutender Westallgäuer Baumeister, im Jahrbuch des Landkreises Lindau 1992, Verlag Wilfried Eppe, Bergatreutre, Seiten 49-58, ISBN 3-89089-025-3
  • Peter Fassl (Hrsg.): Schwäbische Dörfer - Architekturzeichnungen aus zwei Jahrhunderten, Katalog zur Ausstellung der Heimatpflege des Bezirks Schwaben, Kronburg-Illerbeuren 1995
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Diverses

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Stammliste Inama

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  1. Bonaconta
    1. Inama lebte 1346 in Dermulo Tavola 23 (Inama ist einer der ältesten Familiennamen im Valle di Nons; die Inama waren Vassallen der Herren von Denno)
      1. Ser. Nicolaus Innamij de Armulo dictus Foza, nel 1380 possiede terreni a Coredo, nel 1425 possiede casa a Dermulo
        1. Inama nel 1451 possiede terreni a Taio (-p 1452)
          1. Rigolo (Gregorio) (not. 1452, 1468, 1481, 1489, 1496 -p 1503) Tavola 29
            1. Salvatore (ca 1460-1538, not.1499)
              1. Vittore (ca 1490-1545)
                1. Sylvestro (-p 1594)
                  1. Vittore (-1642) Tavola 30
                    1. Sylvestro (ca 1600-1681)
                      1. Vittore (1634-1690)
                        1. Giovanni Giacomo (1661-1731) Tavola 31
                          1. Giovanni Giacomo (1704-1780)
                            1. Giovanni Francesco (1746-1819) frustaio
                              1. Giovanni (1774-1832) frustaio
                                1. Luigi (1812-1855) und 5 weitere in Taio verheiratete Söhne mit großer Nachkommenschaft

Peitschenfabrikant Nicolò Inama

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2.2.1.1.2.GIOVANNI FIGLIO DI GIOVANNI FRANCESCO

Giovanni, il figlio di Francesco nato nel 1774, seguì il padre nella sua attività di frustaio che questi aveva posseduto a Taio. Mediante una cooperativa commerciale fondata allo scopo poté allargare in modo considerevole questa attività così da fornire non solo l’Austria ma anche esportare in Svizzera, Germania, Francia e America. Giovanni era sposato dal 1805 con Margherita Menapace di Pavillo che gli diede 12 figli. Anche se pure in questo matrimonio 5 figli morirono nella prima giovinezza, da sei figli ebbero origine numerose discendenze.

Tra i discendenti di Giovanni ci furono dei nipoti che si trasferirono nel Vorarlberg e a Weiler nell’Allgaeu bavarese. Queste linee vivono ancora. I pronipoti e i tanti figli dei pronipoti hanno raggiunto un numero considerevole e mostrano rami ancora ben vivi. Anche in America dovrebbero esserci ancora dei discendenti.

Deutsch

2.2.1.1.2.GIOVANNI Sohn von Giovanni Francesco

Giovanni's Sohn Francesco wurde 1774 geboren, folgte seinem Vater in seiner Tätigkeit als Peitschenfabrikant sie in Taio besessen hatte. Durch eine Genossenschaft gegründet, um den Handel deutlich ausbauen konnte diese Tätigkeit so bieten nicht nur Österreich, sondern auch in die Schweiz exportieren, Deutschland, Frankreich und Amerika. John war von 1805 bis Margaret Menapace der Pavillo verheiratet, die ihm 12 Kinder. Obwohl auch in dieser Ehe fünf Kinder starben in der frühen Jugend, von sechs Kindern entstanden mehrere Linien.

Unter den Nachkommen von John gab es Neffen, die in Vorarlberg und Bayern nell'Allgaeu Weiler verlegt. Diese Zeilen sind noch am Leben. Der Ur-Enkel und Urenkel der viele Kinder haben eine beträchtliche Anzahl erreicht und zeigen Zweigen noch sehr lebendig. Auch in Amerika gibt es sollte mehr von Nachkommen.

2.2.1.1.GIOVANNI FRANCESCO FIGLIO DI GIOVANNI GIACOMO

Con Francesco (1746-1819), che noi dobbiamo considerare come il più vicino capostipite del primo ramo degli Inama di Dermulo, inizia la storia più recente di questa linea. Il grande numero di figli, anche se l’alta mortalità infantile la riduceva di molto, dovette portare a successive ripartizioni del patrimonio e quindi a una riduzione dell’asse patrimoniale.

Nelle iscrizioni dei registri ecclesiastici viene ancora detto magnificus. Fu l’ ultimo a cui fu dato questo titolo di distinzione. I figli svolsero il lavoro manuale di carpentiere e di tessitore e lo stesso Francesco quello di frustaio che successivamente passò al figlio Giovanni.

Il patrimonio di Francesco, come risulta dall’inventario da lui stesso fatto nel 1817, era ragguardevole; aveva un valore di 7.300 Ràgnesi.

Con la morte di Giacomo Antonio Inama (nato il 27 ottobre 1701 e morto nel 1782) avvenuta a Taio, aveva ereditato terreni a Taio dove si trasferì nel 1780 circa. La famiglia visse nella casa al numero 80 di proprietà del conte di Thun. Nel 1790 si recò in pellegrinaggio a Roma dove poté parlare con il papa Pio VI e il 17 gennaio 1791 ottenne una bolla d’indulgenza per sé, i suoi famigliari più stretti e per dodici altre persone delle famiglie Panizza, Mendini, Barbacovi, Widmann, Rizzi e altre. Questa bolla papale è probabilmente andata perduta.

Francesco si sposò a Nanno il 28 settembre 1768 con Francesca Ioris, una figlia di Tomaso Ioris di Portolo, che gli diede quattordici figli. Di questa moltitudine, otto figli morirono da bambini o da giovani. [La figlia Maria sposò il mugnaio Giambattista Paternoster di Cloz, un’altra figlia di nome Caterina andò in moglie a Giuseppe figlio di Giuseppe Cordini di Taio ed il figlio Pietro sposò Marianna Sicher di Coredo. Da questo matrimonio nacquero fra il 1800 ed il 1814 cinque figli che però morirono prematuramente].[44] Ma quattro figli di Giovanni Francesco fondarono delle famiglie e sopravvivono attraverso una numerosa discendenza. Questi quattro figli furono:

a) Giacomo Antonio, nato nel 1771, m. nel 1846

b) Giovanni, nato nel 1774, m. nel 1832

c) Baldassare, nato nel 1783, m. nel 1855

d) Antonio, nato nel 1790, m. nel 1864

Francesco fece testamento il 2 gennaio 1819 e morì lo stesso giorno; già undici anni prima aveva dato ai cinque figli la maggior parte dei suoi beni immobili il cui valore, ad ogni buon conto, fu stimato in 1.100 Ràgnesi. Otto anni dopo la moglie Francesca lo seguì nella tomba.


Herbert Inama Kapfholzer Weg 13, 88171 Weiler-Simmerberg, Telefonnummer(0 83 87) 21 29